“…dal Po prendeva la vertigine, la torbidità, moltiplicandole migliaia di volte ma fissandole in uno splendore salato, abbacinante, fossile; si presentava, quell’immagine, non appena ci fossimo avvicinati al pelo dell’acqua, a sporgerci nel vuoto, mescolando l’odore che la corrente sommuoveva dalla superficie dell’acqua, odore freddo, vegetale, con quello, tutto mentale, dei grandi golfi, delle spiagge dei tropici…”

Pier Paolo Pasolini Romans Guanda 1953