Riserva Mab POGrande UNESCO – Sindaci in coro: “ Una occasione troppo importante e da non perdere grazie ad una rete unica di progetti”. La Sfida è avere territori più connessi in tempi adeguati
Terza tappa degli incontri organizzati dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po con tutti gli amministratori dei comuni della Riserva Unesco. Stavolta le proposte sono arrivate dai mantovani e dai rodigini che si sono dimostrati particolarmente interessati e disponibili a risolvere le problematiche che fino ad ora hanno ostacolato una azione omogenea
San Bendetto Po (Mn), 25 Giugno 2020 – Si è svolto questa mattina nella Biblioteca Monastica di San Benedetto Po (Mantova) il terzo appuntamento del percorso del WorkinMabPoGrande con la partecipazione degli amministratori dei Comuni dell’Area 3 della Riserva Mab PoGrande UNESCO, costituita da 25 Comuni delle province di Mantova e Rovigo sugli 85 complessivi delle tre aree. Anche in questo caso, hanno preso parola i territori, con i vari rappresentanti che hanno messo molto chiaramente sul tavolo della programmazione le sfide, risorse e criticità legate alla presenza del Grande Fiume nel loro variegato comprensorio.
L’incontro è stato aperto dall’Assessora al Turismo del Comune di San Benedetto Po, Alessia Morandi, che ha sottolineato l’importanza del progetto. “Grazie a quest’azione condivisa – ha spiegato – abbiamo in mano la possibilità di incrementare la valorizzazione del territorio, che non possiamo lasciarci sfuggire. Proprio per questo motivo diventa essenziale fare rete, cercando di mettere insieme le tante potenzialità che contraddistinguono questa grande area”. All’appuntamento di San Benedetto Po erano rappresentati i Comuni mantovani di Borgo Mantovano, Moglia, Ostiglia, Pegognaga, Poggio Rusco, Quingentole, Roncoferraro, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Sermide e Felonica, Serravalle a Po, Sustinente, Suzzara e Gonzaga, oltre ai Comuni rodigini di Bergantino, Calto, Castelmassa, Ficarolo, Melara e Salara.
Dopo l’introduzione ad opera dell’ingegner Fernanda Moroni della Segreteria Tecnica Operativa di POGrande e la presentazione delle attività territoriali per il biennio 2020-21 curata da Ludovica Ramella e Laura Mosca (Segreteria Operativa della Riserva di Biosfera Mab UNESCO “Po Grande”) la parola è passata agli amministratori dei territori che hanno fornito il proprio contributo sulle possibili valorizzazioni del Po dimostrandosi disponibili a superare tutti quegli ostacoli e divisioni che fino ad ora ne hanno impedito il successo, la conoscenza e soprattutto la fruibilità collettiva.
Nel corso della mattinata di dibattito gli amministratori hanno focalizzato i loro interventi in particolare sulla sfida delle infrastrutture, sottolineando le connessioni attualmente discontinue tra i territori. E’ emersa, inoltre, una duplice visione per potenziare l’offerta turistica di questi luoghi: da un lato, la valorizzazione dell’esistente, attraverso una “condivisione dei saperi” anche tra i residenti autoctoni che non conoscono ancora appieno le potenzialità legate al Po e ai suoi territori, e dall’altro uno sguardo verso l’esterno, legato alla possibilità di mettere in rete le tante eccellenze di queste terre. Tutte tematiche molto concrete, queste, che sono state messe “nero su bianco” da Susanna Ravelli, facilitatrice dell’Autorità Distrettuale, che ha provveduto a catalogare le istanze degli amministratori, suddividendole per tematiche in modo da riassumere i concetti emersi nel corso del confronto. (vedi foto allegata)
In rappresentanza dei Comuni rodigini, il sindaco di Castelmassa Luigi Petrella ha sottolineato la necessità “di migliorare l’aspetto della navigabilità lungo il fiume, che ad oggi rappresenta un grosso limite per la sua piena fruizione”, mentre per i Comuni mantovani si sono espressi il sindaco di Sermide e Felonica, Mirco Bortesi, e il consigliere comunale di Quingentole, Alberto Manicardi. Bortesi ha specificato l’importanza “del coinvolgimento delle scuole e dei giovani, che devono essere invogliati a vivere i nostri parchi e le nostre golene”, mentre Manicardi ha posto l’accento sull’importanza di “dare continuità ai progetti tra i vari cambi di amministrazione che si susseguono in politica. Abbiamo la fortuna di non dover partire da zero, non sprechiamo quanto di buono è già stato fatto”.
Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli. “Questo progetto – ha affermato – sarà vincente se riusciremo a intervenire sulle infrastrutture a tutti i livelli, sia quelle “fisiche” che quelle invisibili ma altrettanto importanti, come la fibra ottica. Obiettivo di questi interventi sarà mettere al centro il fiume con i suoi itinerari, costellati di luoghi e personaggi magnifici che ora vanno collegati e messi a sistema. Per arrivare all’obiettivo serviranno investimenti che ci permetteranno di migliorare in biodiversità e sostenibilità, e attirare i giovani in maniera decisa. In ballo c’è il futuro del Po”.
I prossimi appuntamenti in programma sono fissati per il 21, 23 e 28 luglio, agli incontri, oltre agli amministratori, saranno chiamati a partecipare anche operatori e stakeholder.